giovedì 29 novembre 2018

Venice Marathon 2018

Vento e Acqua alta non mi hanno impedito di terminare questa maratona

Non sono proprio preparato per questa maratona, non avevo molta voglia di macinare km su km per prepararmi, in più avevo preso una brutta influenza un paio di settimane prima dell'evento.
Incerto sul da farsi decido di provare a finire la corsa, senza pretese sulla mia prestazione, mi sarebbe bastato chiudere la gare entro le 5 ore...

Mi unisco ad alcuni compagni e noleggiamo un taxi per arrivare alla partenza, il viaggio scorre via veloce perdendosi nel racconto di aneddoti ed esperienze.
Arriviamo presto più di un'ora prima il tempo sembra graziarci non piove, tra gli scherzi e le battute arriva il momento di andare in griglia.
Sono molto distante dalla partenza, non sento neanche il conto alla rovescia, ma le persone di fronte a me cominciano a muoversi prima piano, poi finalmente si comincia a correre, inizia l'avventura.
Mi unisco al mio amico Antonio alla sua prima maratona e mi impongo come  primo obbiettivo correre assieme a lui per i primi 21 km.
Questa competizione è molto sentita dagli abitanti della riviera del Brenta e nonostante la brutta giornata una folla ci attende ed acclama ogni qual volta passiamo un centro abitato.
Gli applausi, le urla d'incitamento e gli innumerevoli cinque dati ai bambini mi emozionano ancora ora.
Il meteo ci sta graziando, raggiungiamo i palloncini delle 4 ore poco prima del 21°km il mio primo obiettivo è raggiunto.
Decido di iniziare a risparmiare le energie e comincio alternando 4 minuti di Corsa a 1 di Camminata,   inizia la parte più noiosa della corsa: la zona di Marghera dopo il pubblico è poco e la strada sembra più grigia di altrove.
Alternando Corsa a Camminata raggiungo Mestre qui la folla aumenta, la gente quando mi vede che mi fermo a camminare mi incita chiamandomi per nome di continuare e di non arrendermi, non sanno che la mia è una strategia per cercare di risparmiare energie per l'ultima parte della Maratona.
Mestre passa velocemente resto concentrato sulla strategia e i km scorrono tutto sommato veloci, arrivo al km 29 senza soffrire troppo.
Arrivo a Parco San Giuliano, comincio ad accusare la distanza, allungo la durata dell'intervallo camminato rispetto a quello corso.
Non sono l'unico ad essere stanco, altri intorno a me rallentano e camminano, sento le prime avvisaglie del vento che incontreremo più avanti,
Mi rendo conto che il percorso dentro parco San Giuliano è stato allungato rispetto l'anno scorso, questo indica che non si passerà in Piazza San Marco a causa dell'acqua alta.
Raggiungo il cavalcavia che mi separa dal ponte della Libertà, le energie sono poche e opto per un passo veloce in salita e una blanda corsa in discesa.
Arrivo finalmente al Ponte della libertà qui il vento contrario è forte, troppo forte sento che non riuscirò a correre, decido di conservare le ultime energie, se mai ci saranno, per Venezia.
Procedo con passo veloce, ormai attorno a me la maratona comincia a mietere le sue vittime, molti corrono, ma sono tantissimi quelli che camminano.
Incontro molti atleti stremati ai bordi della strada, prontamente soccorsi dagli addetti della manifestazione.
Il ponte è lungo, ma non infinito, Venezia si avvicina sempre più.
Incontro qualche faccia conosciuta perfino un amico venuto a fare il tifo per i propri compagni, ormai il ponte è passato ed entro a Venezia.
Sembra che il peggio sia passato e invece ad aspettarmi l'Acqua Alta, molti atleti si fermano titubanti, io reduce dalle Spartan Race abituato, ormai, ad ostacoli imprevisti mi tuffo dentro l'acqua.
L'acqua mi arriva quasi fino al ginocchio, ma inaspettatamente mi da una sensazione piacevole.
Avanzo spedito mi sono ripreso riesco anche a correre dove possibile, supero molti corridori, manca poco, vedo punta della dogana, passo il ponte di barche allestito appositamente per la gara.
Sono quasi arrivato, mancano pochi ponti, qui la folla torna a farsi sentire.
Ho la forza per correre le ultime centinaia di metri.
Vedo il traguardo, lo supero, indosso la medaglia... da qui in poi solo emozioni indescrivibili

























Nessun commento:

Posta un commento